domenica 13 aprile 2008
In quel tempo, Gesù disse:
«In verità , in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchè conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchè non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità , in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchè abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza
(dal Vangelo di Giovanni 10,1-10)
Berlusconi, Bertinotti, Boselli, Casini, Santachè, Veltroni (ho scelto l’ordine alfabetico)… sono i nomi che in questi giorni elettorali campeggiano sui manifesti, sui giornali, in televisione, su internet…. e finiscono per imporsi, anche se lo volessimo evitare, ai nostri pensieri…
Mentre meditavo le parole di Gesù che per parlare di sè e del suo rapporto con i discepoli usa l’immagine del pastore, mi sono venute in mente tutte le parole e i proclami elettorali che in questi giorni ho sentito. Come sempre accade i vari candidati si propongono come le vere e le uniche guide per il nostro paese. I toni sono quelli apocalittici di una salvezza possibile solo se voti per l’uno ed eviti di votare per gli altri che sono definiti come “ladri che vengono solo per rubare e distruggere…” Chi si propone come premier promette invece di governare perchè i cittadini “abbiano vita e l’abbiano in abbondanza” di beni, servizi e di soldi in tasca.
Mi è anche capitato che prima di celebrare una messa alcuni mi hanno avvicinato chiedendo non solo un mio parere ma addirittura una mia indicazione di voto. Uno (che poteva essere tranquillamente mio padre) mi ha detto “chi dobbiamo votare per essere fedeli alla nostra fede cristiana?”. Sinceramente la domanda mi ha inquietato e mi ha messo a disagio. Allora qualcuno mi ha suggerito che è facile capire subito per chi votare e chi no, perchè questo difende i valori cristiani e quell’altro no, questo programma è per la famiglie a quest’altro no, che questo candidato è contro il cristianesimo e quell’altro davvero difende i valori cristiani.
Un cristiano che deve fare? Anzi, io come cristiano cosa devo fare? Chi votare?
Una cosa certamente so, ed è che non posso non dire la mia al momento della votazione e non posso disinteressarmi della sorte della comunità umana nella quale vivo. Ma so anche che di fronte a tutte queste promesse e contro-promesse di salvezza io non posso dimenticare che solamente “il Signore è il mio pastore”. Solo lui conosce veramente il mio nome, le mie fatiche interiori, i miei reali bisogni di felicità e di realizzazione di vita. Non è questo o quel programma politico che mi danno la salvezza (quella vera e definitiva) ma solo la sua Parola. Tutto il resto è transitorio, relativo e molto più piccolo. Se mi trovo in una “valle oscura” fatta dalle mie paure e dagli sbagli miei o di altri che mi feriscono “Tu sei con me”, il Signore è con me e nessun altro…
Voglio andare a votare con questo spirito interiore. Secondo me è questo lo spirito giusto del cristiano che poi può scegliere questo o quell’orientamento sapendo bene che alla fine è sempre relativo, carico di promesse (che a volte sembrano superare quelle di Dio stesso) ma poi, alla resa dei fatti, molto più limitato e deludente.
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PREGHIERA (ispirata al Salmo 23)
Tu Signore sei il mio pastore.
Quando penso a te mi sembra di avere tutto, anche quando le mie mani sono vuote di carità e la coscienza sporca.
Mi fai riposare quando sono affaticato dalla vita così complicata e piena di tranelli (a volte veramente me li vado a cercare!)
E ricordo momenti di buio nello spirito, quando non sapevo cosa era bene fare ed ero accecato dal male anche da me stesso compiuto. Anche allora ho avvertito che tu c’eri, eri li con me per confortarmi e non per accusarmi (bastavo già io ad accusare e condannare me stesso)
La tua Parola è quel bastone che mi sorregge e mi dà quella sicurezza interiore che nessun’altra parola, proclama o slogan mi possono dare.
Voglio farmi guidare da te sempre, tutti i giorni della mia vita, quelli normali e facili e anche quelli dove mi sento smarrito e solo.
Tra i tanti che vorrebbero guidare, controllare e sostenere la mia vita,io scelgo te Signore, perchè tu sei un pastore buono, mi conosci e mi rispetti anche quando sbaglio o perdo la strada. Tu sei buono perchè pur di starmi accanto sei stato capace di lasciare i tuoi pascoli eterni del paradiso e di venire sulla mia strada lontana e sbagliata e lì mi hai confortato e sorretto.
Tu solo Signore sei il mio pastore.
Giovanni don
Grazie! Ho ricopiato la preghiera. Quante volte l’ho sperimentata!
Ho sentito dire che, in effetti, al tempo di Gesù, i pastori riunivano tutte le pecore nello stesso recinto e, al mattino, il pastore chiamava le sue pecore e queste ne riconoscevano la voce.
Anni fa, il nostro vescovo ha fatto un viaggio in Terra santa ed è rimasto colpito da una persona che se ne stava in piedi vicino ad una pecora. Ha chiesto spiegazioni al suo accompagnatore: la pecora era malata ed il pastore le faceva ombra! Che dire? Ringrazio anche per la tua ombra. Buona vita!
La cosa che mi colpisce quest’anno nel ripensare al quadretto un po’ agreste del pastore con le sue pecore è che il pastore cammina davanti a loro. E anche loro camminano. Così come i pastori di Betlemme, vanno, si muovono. La vita del pastore, per definizione, è errante. I profeti si spostano, occorre seguirli. Questa chiesa, gregge che a volte mi sembra un po’ fermo, un po’ insicuro…
Mi stupisce sempre di questo vangelo l’offerta di vita che viene da Gesù: “sono venuto perchè abbiano la vita e in abbondanza”. Vivere è questo, un modo degno di muoverci nella vita: offrire continuamente vita, senza ma o se o dunque. Dare coraggio alla vita, nostra e degli altri, ad uno ad uno, senza temere.
“Per essere l’immacolato componente di un gregge, bisogna essere prima di tutto una pecora.”
Albert Einstein
Salve stavo cercando qualche immagine del buon pastore e mi sono imbattuto in questo blog! Davvero molto interessante e poi queste vignette davvero divertenti e ricche di significato, poi devo dire che la vicenda del buon pastore mi ha sempre colpito e mi ha dato sempre grande sicurezza e conforto.
Complimenti per questa testimonianza su internet passa a trovarmi nel mio blog tra le tante cose e pensieri cerco anch’io di portare un pò di testimonianza della mia fede.
P.s. sulle votazioni no comment! non esiste più destra è sinistra sono molto demotivato prego solo che chiunque salga possa governare bene e con onestà .
vota antonio
sento fortemente la presenza di Gesù nella mia vita, quando devo prendere delle decisioni importanti mi affido a lui, sono serena e tranquilla, so che c’è, mi fido
grazie a tutti per le vostre testimonianze
Oggi come sempre c’e’ l’ altro dio il denaro . Pastore di che cosa ? per cosa ? ……quelli che si dicono pastori . Le A.D.I. impongano le decime ai fratelli per essere sostenuti loro . Solo Gesù è il Pastore.