Domenica 27 maggio 2007
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi…
(dalla prima lettura del giorno di Pentecoste, Atti degli Apostoli 2,1-11)
I genitori non capiscono i figli e i figli non capiscono quel che dicono i loro genitori. Nella famiglia e nella coppia i dialoghi rischiano spesso di avere la stessa lingua grammaticale ma quella relazionale diventa diversa e intraducibile…
Tra un piano e l’altro del condominio o da un lato all’altro della stessa strada si aprono varchi incolmabili come tra pianeti distanti anni luce nello spazio, e si finisce di sapere dalla Tv tutto ciò che accade in Cina ma non cosa succede a 10 metri dal nostro salotto…
Il cittadino non comprende più chi lo governa: non si sente ascoltato e capito nelle sue vere esigenze personali e familiari. E a chi governa non arrivano più le voci dei più deboli della società ma solo la voce di chi grida economicamente più forte…
L’extracomunitario fatica ad integrarsi nelle leggi scritte e non scritte della società nella quale la povertà lo ha catapultato, e la società non comprende il modo di fare e il mondo stesso dell’extracomunitario che è visto come minaccia e sospetto…
Nella Chiesa le parole e i gesti sembrano sempre più intrappolati in linguaggi antichi e distanti che non scaldano il cuore e non invogliano la conversione. E a chi è lontano dal Vangelo non arrivano più le parole di Gesù perchè affidate a sempre più freddi e incomprensibili testimoni…
Si, c’è bisogno di una nuova Pentecoste nella Chiesa e nel mondo!
C’è bisogno che lo Spirito Santo scenda come fuoco dal cielo e faccia ancora il miracolo delle lingue!
Nel nostro mondo i mezzi tecnici di comunicazione non mancano e sono un vero miracolo dell’uomo. Ma serve anche il miracolo dell’Amore dal cielo, come quando quel lontano giorno di Pentecoste i pochi Apostoli uscirono dal cenacolo e fecero capire a tutti le parole di Gesù e le grandi opere di Dio.
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Spirito di Dio come fuoco scendi dal cielo…
Insegnaci il linguaggio dell’amore, della pazienza, del perdono…
Donaci le parole giuste e i silenzi necessari,
in modo da comunicare il tuo amore e tacere il nostro odio.
Apri anche le nostre orecchie
in modo da ascoltare anche la più flebile richiesta di aiuto
della persona più povera e lontana.
Donaci il coraggio di muoverci verso i nostri fratelli stranieri
senza fermarci alle prime incomprensioni e differenze.
Alle famiglie e alle coppie insegna a ricercare la via della pace
in ogni più piccolo gesto e scelta.
Spegni nella nostra società i rumori dell’arrivismo e della violenza verbale,
accendi invece i piccoli fuochi della solidarietà e dell’accoglienza.
Spirito Santo come fuoco scendi,
perchè senza il tuo miracolo
la nostra società della comunicazione muore di incapacità di comunicare
Giovannidon
Carissimo,
un saluto per dirti che questo appuntamento settimanale è sempre tanto atteso, un modo davvero unico per sentirci uniti, per una miglior comprensione della Parola e, per me, anche un avvicinamento vero e profondo del messaggio di Dio.
Ieri ho ricevuto un mess. da una persona di nostra comune conoscenza (??.. :-)) che diceva:
Quello che facciamo per noi stessi, finisce con noi;
quello che facciamo per gli altri resta in eterno….
Non aggiungo altro alla tua profonda riflessione e bella preghiera, solo un augurio a tutti di una Santa Pentecoste, affinche ogni uomo o anima bisognosa di questa terra, sia raggiunta dalla pienezza dell’Amore di Dio, ne riceva il calore, e quella forza necessaria per donarlo a sua volta.
Grazie Giò
Noemi
succede anche a casa nostra don, per tanti motivi… uno cerca di dire le cose per denunciare un disagio e nessuno, neanche chi dovrebbe farlo lo accoglie e fa in modo di cambiare le cose… Ho bisogno di Dio ultimamente
ciao Giovanni,
ho sbirciato il tuo commento di questa settimana e lo trovo davvero attuale e vero… Mi chiedo perchè comunicare così, attraverso il computer, diventa così frequente e facile e ci toglie tempo per quegli scambi quotidiani più vicini… e forse anche più VERI.
Tengo nel cuore, la tua riflessione.
Grazie e buona Pentecoste
Natascia e Alessandra
Ciao Dongio…
abbiamo appena letto la tua vignetta che commenta il Vangelo di domenica… abbiamo pensato di stamparla per appenderla al Centro… è uno strumento utile che aiuta tutti noi a riflettere per permetterci di costruire un mondo migliore, partendo prima di tutto da noi stessi.
Con affetto e amicizia
Ale, Paola e bimbi tutti del c.a.m.