molto devoti ma poco credenti

nazareth oggi (colored)

DOMENICA 3 febbraio 2013

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafà rnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità  io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità  io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamà n, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città  e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città , per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
(dal Vangelo di Luca 4,21-30)

“beh… bisogna ammettere che Gesù se le va proprio a cercare!”
Con questa battuta, don Gabriele, uno dei preti con i quali faccio la lettura e commento del Vangelo domenicale, ha sintetizzato la storia raccontata da Luca nel capitolo quarto del suo Vangelo.
Siamo ancora alle prime battute della predicazione di Gesù, dopo che l’evangelista si è dilungato a raccontarne l’infanzia. Dopo il racconto dell’esperienza del deserto con le tentazioni, Gesù ci viene presentato nella sua terra, a nord di Gerusalemme. Siamo nella Galilea e qui il Maestro radunerà  i suoi discepoli e amici più stretti, opererà  i primi segni miracolosi e predicherà  alle folle. Sappiamo bene come finisce la storia. Sappiamo bene che alla fine del suo cammino Gesù si ritroverà  a Gerusalemme, il centro religioso ebraico, e da li salirà  il Calvario portando la sua croce sulla quale morirà , rifiutato dal popolo e persino dai suoi stessi amici che lo tradiranno.
Tornando ora al racconto di Nazareth, la città  della sua famiglia e dove è cresciuto, Gesù sperimenta già  da subito tutte le difficoltà  della sua missione. Sembra proprio che ci sia qui un anticipo della sua fine. Infatti Luca ci racconta come Gesù dopo la sua predicazione, che stupisce e scandalizza, viene portato sul ciglio del monte di Nazareth (un anticipo dell’altura del Calvario?) e rischia la morte violenta, condannato dal popolo che non lo comprende.
Si scatena la violenza su Gesù e su di lui. Perchè?
Non possiamo condannare troppo velocemente i nazaretani, perchè se prestiamo bene attenzione alle parole che Gesù ha appena detto loro, qualche piccola giustificazione la possiamo trovare al loro comportamento. Gesù infatti ha appena detto loro che la salvezza di Dio si è manifestata più a degli stranieri infedeli che al popolo di Israele, colpevole di essere tanto religioso quanto freddo all’azione di Dio. La vedova straniera di Zarepta di Sidone e Naaman il siro, sono li ad “accusare” gli israeliti e a dire loro quanto sono chiusi all’azione di Dio.
Gesù è molto duro con i suoi compaesani, e non nasconde tutta la sua delusione nel constatare che sono molto devoti ma poco credenti. Sono li tutti i sabati ad ascoltare le antiche profezie e le promesse di Dio fatte agli antichi. Ascoltano e pregano con devozione e con la massima adesione ai precetti e tradizioni religiose, ma poi, quando viene qualcuno che dice loro con autorità  che quelle profezie si avverano, rimangono freddi e si chiudono (“…erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?»”). Sono incapaci di fare il passo che porta dalla pratica religiosa alla fede. La paura li blocca nel mezzo. Quale paura hanno ?
E’ la paura di doversi davvero convertire. E’ la paura di scommettere fino in fondo la propria vita sulla Parola di Dio. E’ la paura di riconoscere che hanno zone d’ombra dentro di se che vanno illuminate e riconosciute. E’ la paura di fare i conti con i propri limiti e sbagli… E’ la paura di credere davvero che Dio è presente in mezzo a loro. Da dove si vede questa loro paura profondissima? Proprio dalla violenza che usano con Gesù. E’ una violenza prima di tutto verbale, che alza paletti e pre-giudizi (è solo il figlio del tale… chi si crede di essere??) e poi si trasforma in violenza fisica che vuole chiudere con l’eliminazione ogni altro possibile contatto e occasione di essere messi in discussione.

    La descrizione finale che Luca fa del comportamento di Gesù (“…Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino”) indica che nemmeno la paura e la violenza dei nazaretani può fermare il cammino di Gesù e del suo messaggio. Nemmeno la morte in croce sarà  capace di fermare la Parola che cammina per le strade dell’umanità  ancora oggi.
    Venendo a me, a noi: ci riconosciamo un po’ nelle paure degli abitanti di Nazareth? Non è in fondo un po’ vero che siamo spesso più devoti che credenti? Avere a che fare anche ogni giorno con le cose “religiose” non ci evita il pericolo di fare molto ma crederci poco… Ed è anche per me l’avvertimento duro di Gesù che mi ricorda quanto spesso sono più i lontani ad accogliere l’amore di Dio che quelli che si considerano “di casa” con Lui.
    Gesù che non viene fermato dalla violenza omicida dei suoi concittadini e che continua il suo cammino passando in mezzo loro, mi ricorda che la Parola di Dio (per fortuna!) non viene fermata da nulla e continua a passare in mezzo anche a violenze e paure. Nemmeno le freddezze dei cristiani e le loro incoerenze possono bloccare la forza rinnovatrice del Vangelo. Questo mi da’ speranza e mi fa venire la voglia di andare in cerca delle tante”vedove di Zarepta di Sidone” e dei vari “Naaman il siro” di oggi e con loro mettermi a disposizione di Dio, accogliendone l’azione rinnovatrice… Così sperimento anch’io la presenza di Gesù e ne divento testimone.

    Giovanni don

15 comments

  1. È proprio vero: somigliamo davvero tanto agli abitanti di Nazareth e le ammonizioni di Gesù sono rivolte anche a noi.
    Caro don Giovanni, il Signore ti sostenga nel tuo proposito conclusivo e ispiri lo stesso proposito anche a tanti altri, o piuttosto a tutti i devoti affinchè diventino realmente credenti.
    Dio si fida di noi e il mondo ha bisogno della nostra testimonianza!

  2. “”beh… bisogna ammettere che Gesù se le va proprio a cercare! ”
    🙂
    Come dargli torto!

    E pensare che proprio venerdì sera ero ad una riunione di un gruppo caritativo parrocchiale e stavo difendendo le parole del Papa.
    Quando il quasi-dicono (sta studiando … ormai è solo questione di tempo) ha detto (circa il discorso di Ratisbona del Papa) “eh … però bisogna anche sapere quando tacere!”

    Passano poche ore ed ecco che Gesù da ragione al nostro Papa!
    🙂

    Circa la vignetta … anche li … come dargli torto!
    Proprio oggi esce questa notizia che ne da una testimonianza diretta:

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-come–modernafamiglia-cristiana-5729.htm

    Spero che possa aiutare a meditare il Vangelo il riportare un passaggio dell’articolo che ci illustra che anche noi PRESTO subiremo ciò che ha subito il nostro amato Maestro:

    “Ormai anche i più duri di comprendonio l’hanno capito: è partita la più colossale campagna mediatica, ideologica, politica e legislativa di tutti i tempi per trasformare a livello planetario ciò che è anormale in normale, ciò che non è naturale in naturale, ciò che non è fisiologico in fisiologico. Più o meno tutti sanno che la dottrina della Chiesa si oppone a questo disegno di pervertimento dell’ordine naturale. Più o meno tutti sanno che a un vescovo, quello di Trieste, è stato impedito di uscire di casa da un gruppetto di facinorosi semplicemente perchè monsignor Crepaldi dice la verità intorno alla sessualità umana. Più o meno tutti sanno che queste sono le prime avvisaglie delle persecuzioni che i cattolici subiranno se non accettano supinamente di omologarsi al “pensiero gaio .”

  3. Gesù è venuto a dare la Vita per noi e noi … seguiamo i suoi insegnamenti?

    Non è giusto mettere sul banco degli imputati solo “Famiglia Cristiana” … di fatto almeno lei verrà aiutata a cambiare come recita il motu proprio del Papa:

    “l Vescovo diocesano deve evitare che gli organismi di carità che gli sono soggetti siano finanziati da enti o istituzioni che perseguono fini in contrasto con la dottrina della Chiesa. Parimenti, per non dare scandalo ai fedeli, il Vescovo diocesano deve evitare che organismi caritativi accettino contributi per iniziative che, nella finalità o nei mezzi per raggiungerle, non corrispondano alla dottrina della Chiesa.”
    [da http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/motu_proprio/documents/hf_ben-xvi_motu-proprio_20121111_caritas_it.html%5D

    MA NOI ?
    Pensiamo di compiere bene la volontà di Gesù su questa terra: Stiamo portando il Suo regno, i Suoi insegnamenti, in questo mondo?

    L’EURISPES ci dice il contrario:
    [da http://www.lanuovabq.it/it/articoli-se-i-valori-cadono-come-mosche-5743.htm%5D

    “Tra il 2012 e il 2013 aumenta il numero di quanti si dichiarano favorevoli all’eutanasia dal 50,1% all’attuale 64,6% ”

    “gli italiani in favore dell’introduzione del divorzio breve sono passati dall’82,2% del 2012 all’attuale 86,3%.

    La tutela giuridica delle coppie di fatto ottiene il 77,2% dei consensi ,

    Il 79,4% è a favore delle fecondazione artificiale. ”

    Anche l’eventuale interruzione di una gravidanza, attraverso la somministrazione della pillola abortiva registra un aumento dei consensi: dal 58% dello scorso anno all’attuale 63,9%.”

    ECCO, è facile dire colpa di TV, MEDIA ecc….
    Ma una volta tanto FACCIAMO AUTOCRITICA mettiamo sul banco degli imputati noi stessi:
    Il mondo cattolico. Che fanno gli uomini di Chiesa e noi laici cattolici per porre fine a questo dramma?

    La Chiesa Cattolica è l’unica organizzazione in Italia, ma anche sulla faccia della terra, che ha la possibilità di riunire settimanalmente qualche milionata di persone e inchiodarla ad una panca per una dozzina di minuti per sentire un solo uomo che parla e in genere senza essere contraddetto in tempo reale. Un’occasione d’oro che farebbe gola a qualsiasi partito politico.
    E che ci combina questo uomo solo al comando? Niente.

    Il più delle volte alla domenica o sentiamo eresie da Codice di Diritto Canonico oppure se va bene il vuoto pneumatico, il nulla adagiato su una verbosità soporifera.

    Prendiamo i cosiddetti “luoghi di aggregazione religiosa : oratori, parrocchie, centri di volontariato e sportivi etc.
    Buona parte della bella gioventù cattolica passa di lì e i dati delle ricerche sociologiche ci dicono che più o meno un terzo di questi fanciulli ha idee in netto contrasto con le posizioni del Magistero.
    Bene l’inculturazione, l’amicizia, la partecipazione, l’esperienzialità .
    Ma sono tutti strumenti, non fini. L’obiettivo è che grazie a tutto ciò il giovane cresca rettamente secondo i principi morali e di fede.

    Prendiamo infine NOI:
    Noi che siamo complici di questo disastro ogni volta che facciamo finta di non sentire quando l’amico di una vita ci informa che vuole separarsi dalla moglie, noi che ci chiudiamo la bocca come un mafioso omertoso quando al lavoro il collega sposato ci confessa compiaciuto e sghignazzante che ha trovato una nuova amichetta, noi che siamo colpiti da afasia con i nostri figli ogni volta che la Tv elogia l’omosessualità davanti a loro, noi che non diciamo “beh al parente che convive, noi che sprofondiamo nella lettura del nostro quotidiano quando in treno di fronte a noi la signora sugli “anta comunica raggiante all’amica al telefono che l’inseminazione artificiale è andata a buon fine.

    Noi che tacciamo persino con Dio, non chiedendoGli mai che tutta questa vergogna finisca.

  4. Gesù è stato incompreso e rifiutato proprio da coloro che gli erano vicino tutti i giorni …infatti andavano in sinagoga tutti i sabati, esattamente come Gesù, conoscevano bene la sua famiglia, si ritenevano molto devoti e molto credenti, conoscevano bene la Legge e i Profeti e sapevano benissimo che cosa avrebbe dovuto fare e dire un Messia …

    Anche oggi ci sono molte persone che si ritengono molto devote, molto credenti, assidui frequentatori della liturgia festiva, possessori della Verità e della Giustizia…

    Non vedo grandi differenze.

    @Francesco B

    solo qualche domanda.
    E se capitasse a tua figlia, a tuo figlio, a tua sorella, a tuo fratello una diversità sessuale con cui convivere…
    se capitasse nella tua famiglia un’esperienza di fallimento in un matrimonio,
    una sterilità risolvibile con un pò d’aiuto da parte della scienza…
    avresti una risposta certa per tutto e per tutti? Taglieresti il capello in quattro con lo stesso coltello?

    Nella mia parrocchia i lavori di restauro sono stati offerti ed eseguiti da una famiglia del luogo la cui impresa ha sede fiscale è a Montecarlo.
    Il denaro non ha odore! E anche le parole del Vangelo diventano relative e aggiustabili al contesto!

  5. Cara Nica,
    tu non credi che gli insegnamenti di Gesù siano di Amore verso tutti?
    Non credi che vi siano risposte che LIBERANO dalla SCHIAVITU’ del peccato?

    Ebbene, per ogni domanda che tu mi hai posto. Il Magistero offre una risposta.
    E sono risposte che portano ad una vera Libertà .
    La Libertà che solo LUI può dare.
    Certamente vanno contro corrente (proprio come faceva Gesù 🙂
    Contro la corrente di chi ti vuole legare a vivere nel peccato giustificandolo in mille modi.
    Il modo migliore con cui lo giustifica è con l’espressione: “ma che male c’ è?”.

    Per quanto riguarda l’aspetto:
    “una sterilità risolvibile con un pò d’aiuto da parte della scienza…”

    Ebbene … cara Nica, io ho quella sterilità … quindi ti parlo conoscendo il problema e non solo “per sentito dire”.

    Forse non tutti sanno che la “scienza” oggi (vedi la cosidetta “cattolica” Legge 40) ti propone la FIVET.
    Con la quale vano incontro a morte certa 9 embrioni su 10.
    Ti sembra giusto che per avere un bimbo in braccio io debba “produrre” altri 9 fratellini da mettere sopra una barca da spingere in un fiume in piena quando so che dall’altra parte ne arriverà solo uno salvo?
    Tu lo faresti con i tuoi figli?

    Certamente no.
    Ma ogni volta che si propone la FIVET come una soluzione possibile perchè: “che male c’ è” ad usarla …
    Condanni 9 esseri umani a morte certa.

    Ecco. Sono convinto che non l’avresti mai detto, vero?
    Ma non è colpa tua. Questi aspetti vengono sempre taciuti dai media.
    Ebbene io ho scoperto che oggi, quando la Chiesa dice una cosa è perchè ci ha studiato sopra.

    Buona settimana a tutti.
    Francesco.

  6. “E’ la paura di doversi davvero convertire. E’ la paura di scommettere fino in fondo la propria vita sulla Parola di Dio. E’ la paura di riconoscere che hanno zone d’ombra dentro di se che vanno illuminate e riconosciute. E’ la paura di fare i conti con i propri limiti e sbagli… E’ la paura di credere davvero che Dio è presente in mezzo a loro.” Bravissimo, don Giovanni. Hai proprio centrato il punto. La paura nasce e si nutre della mancanza dell’affidamento totale a Dio, mancanza sperimentata quotidianamente. Quante volte ci siamo sentiti “abbandonati” da Dio??? Tante e probabilmente questa sensazione ci accompagnerà per tutta la vita. Ma la differenza sarà l’intensità di tale sensazione. Se resterà costante, allora la nostra Fede è molto vacillante ma se tenderà a zero, vorrà dire che la Fede che abbiamo nel Signore è davvero potente ed è capace di farci superare i momenti di angoscia e scoramento. Che il Signore accresca e alimenti sempre la nostra Fede.

  7. Gesù è venuto a raccontarci la bontà di Dio, la grazia di Dio, la tenerezza di Dio, il perdono di Dio!
    Gesù con la sua vita ha espresso tutto questo, perderà la sua vita per aver detto e fatto tutto questo.

    Il vero miracolo capace di trasformare la nostra cultura e la nostra società sono i nostri gesti di bontà , il nostro agire, il nostro comportamento, le nostre scelte…
    Stare in questo mondo annunciando come Gesù col nostro vissuto la gratuità di Dio.
    Non dobbiamo convincere gli altri con le nostre parole, ma col nostro vissuto.
    San Paolo nell’inno alla Carità ( Agape – Amore – Dio) ci dice che noi dobbiamo diventare lettera viva di Dio.
    La nostra vita deve diventare racconto della sua Parola e della sua salvezza.
    E poichè la vita è un lungo cammino e un faticoso cercare concludo con le parole di Sant’Agostino (Confessioni IX,1):
    “Cerchiamo dunque con la fiducia di trovare e, una volta che si è trovato, manteniamo dil desiderio di cercare: chè quando l’uomo sia arrivato alla fine, allora è l’inizio”

  8. Non voglio sottovalutare l’importanza di dare una risposta a Nica.
    La cui domanda penso sia nel “subconscio” di molti fedeli in cerca di risposte.
    La domanda che “serpeggia” di fatto la si può esprimere in:

    “Ma non è che tutta questa MORALE cattolica di fatto ci priva della LIBERTA’ che invece ci renderebbe veramente AUTODETERMINATI e quindi felici?
    Dio ci vuole felici e quindi la morale cattolica è contro la volontà di Dio.”

    Fermo restando che Dio ci vuole felici 🙂
    Penso che a questa domanda risponda benissimo il Papa nell’udienza di ieri (6 febbraio):
    Vi riporto solo alcuni passaggi di una nota.

    “È questo paganesimo intriso di orgoglio e sensualità che parla quando, astutamente, il serpente «non nega Dio, ma insinua una domanda subdola»: «È vero che Dio ha detto “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino? » (Gen 3,1). Così «il serpente suscita il sospetto che l’alleanza con Dio sia come una catena che lega, che priva della libertà e delle cose più belle e preziose della vita. La tentazione diventa quella di costruirsi da soli il mondo in cui vivere, di non accettare i limiti dell’essere creatura, i limiti del bene e del male, della moralità ; la dipendenza dall’amore creatore di Dio è vista come un peso di cui liberarsi».

    Anche per noi oggi «questo è sempre il nocciolo della tentazione. Ma quando si falsa il rapporto con Dio, con una menzogna, mettendosi al suo posto, tutti gli altri rapporti vengono alterati. Allora l’altro diventa un rivale, una minaccia». Succede subito: «Adamo, dopo aver ceduto alla tentazione, accusa immediatamente Eva (cfr Gen 3,12); i due si nascondono dalla vista di quel Dio con cui conversavano in amicizia (cfr 3,8-10); il mondo non è più il giardino in cui vivere con armonia, ma un luogo da sfruttare e nel quale si celano insidie (cfr 3,14-19); l’invidia e l’odio verso l’altro entrano nel cuore dell’uomo: esemplare è Caino che uccide il proprio fratello Abele (cfr 4,3-9)».

    La lezione da ricavarne è che «andando contro il suo Creatore, in realtà l’uomo va contro se stesso, rinnega la sua origine e dunque la sua verità ; e il male entra nel mondo, con la sua penosa catena di dolore e di morte. E così quanto Dio aveva creato era buono, anzi, molto buono, [ma] dopo questa libera decisione dell’uomo per la menzogna contro la verità , il male entra nel mondo».”

    Per chi vuole approfondire:
    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2013/documents/hf_ben-xvi_aud_20130206_it.html

  9. ciao Francesco,
    scusa ma alla fine del post 3, in quel NOI finale, ti ci metti anche tu? Se no, tu che fai, o comunque cosa sarebbe giusto fare?

    Sai, ho un amico che si è separato dalla moglie. Lei lo tradiva, lo trattava come un cane….lui un bonaccione, s’è fatto venire la gastrite ed altro per superare la situazione senza separarsi, con 2 figli piccoli era un incubo, ma alla fine ha detto basta. Divorzio. Ha 30 anni , quando me lo ha detto ero dispiaciuto, ma penso abbia fatto bene, ora ha incontrato un’altra donna e vivono una splendida relazione, è felice, sono felici. Cosa dovrei dirgli se non che sono felice per lui e convinto che Dio benedice questa sua relazione.

    Quanti conviventi intorno a me, mio fratello, amici, conoscenti….Gesù nel vangelo non richiama quel sacramento originario che troviamo nella genesi? anche la convivenza è benedetta da Dio se poggia su sentimenti veri, e direi che oggi vi è più coerenza in una coppia che decidere di convivere che in una coppia che si sposa in chiesa senza sapere ciò che fà .

    Da genitore sono più terrorizzato del fatto che mio figlio viva drammaticamente la sua eventuale omosessualità che non del fatto che sia omosessuale o meno. Tu cosa diresti a tuo figlio, o al figlio di un caro amico, o a tuo nipote?
    L’atto sessuale è “peccaminoso” quando si oggettivizza l’altro ai fini del piacere, riducendo così a squallida libidine ciò che è un atto di pro-creazione, da qui la posizione del magistero sui contraccettivi. Ogni rapporto etero che non ha come fine la procreazione è “peccato”…..quanti peccatori, grazie a Dio per la sua giustizia, altrimenti saremmo tutti dannati!
    A proposito, sulla questione dei contraccettivi il magistero non ha mai dato un parere infallibile, o almeno mi pare, e per quanto riguarda l’omosessuaità ?

    Ho anche una coppia di amici che hanno una splendida bambina nata con l’inseminazione. Dovresti vedere, ma potrai bene immaginartelo, come sono entusiasti e felici, l’hanno chiamata tra l’altro Benedetta. Vi erano certo altre strade da seguire, l’adozione o una rinuncia nella fede. Loro hanno liberamente scelto, non saremo certo noi a giudicarli….neppure Gesù sembra abbia detto che è venuto per giudicare…..Dio li ha già salvati.

    ciao

  10. Dele, Dele, … alle cose che tu mi chiedi, ho già risposto.
    Mi addolora invece vedere che mi scrivi solo per polemizzare
    Se avessi orecchi per intendere avresti già inteso.

    Ma una cosa la voglio specificare meglio:
    Si in quell’NOI di AUTOCRITICA, mi ci metto pure io.
    “noi che ci chiudiamo la bocca …”
    Ebbene caro Dele sei proprio tu, il tuo post polemico a dimostrarmi che nulla hai recepito di quanto volessi dire, (e di quanto riportano gli insegnamenti della Chiesa) quindi evidentemente io per te è come se fossi stato zitto.
    Ed ecco perchè il mio “silenzio” mi fa dire che io sono assolutamente in quel NOI.

    Insomma SI se autocritica deve essere, che autocritica sia: per TUTTI (io compreso!)

    Come se ne esce?
    Avendo il coraggio (TUTTI) di credere alla bontà e validità degli insegnamenti di Gesù.
    E nel riuscire (cosa che io con te Dele non sono riuscito) a portarli a tutte le persone di buona volontà !

    Penso che se vivremo in pienezza questo periodo forte di quaresima che viene, ne usciremo tutti più forti e “coraggiosi” 🙂

  11. Il perchè del mio fallimento con Dele …
    (per proseguire nell’AUTOCRITICA)

    Benedetto XVI ha scritto via twitter: «Ogni essere umano è amato da Dio Padre. Nessuno si senta dimenticato, perchè il nome di ciascuno è scritto nel Cuore del Signore».

    Io sono estremamente convinto di quanto ha scritto il nostro amato pontefice.
    (che ringraziamo per questi anni di grande servizio alla Santa Chiesa).

    Forse non sono riuscito a comunicarlo con tanta chiarezza.
    Forse vengo etichettato in un certo modo che mi pone fuori da questo pensiero e quindi in modo tale da non poter essere accolto da Dele.

    Mi piacerebbe, in generale che quando qualcuno interviene (come nel mio caso) manifestando la contrarietà a progetti di trasformare ogni desiderio in diritto, sempre si tenesse presente e si riuscisse (ed in particolar modo io riuscissi) a comunicare agli interlocutori che «ogni essere umano è amato da Dio Padre. Nessuno si senta dimenticato, perchè il nome di ciascuno è scritto nel Cuore del Signore», anche il nome delle persone omosessuali, insieme a quello di tutti NOI, poveri peccatori.

  12. @Francesco B
    nella mia polemica, se così si vuole dire, penso ci siano dei “fatti” importanti, delle “realtà ” che oggi non sono rare eccezioni che confermano la regola, ma sono ormai regolari esse stesse.
    Ora possiamo metterci a condannare tali nuove situazioni, oppure cercare altre soluzioni più evangeliche, che girino alla larga dalla condanna.
    Abbi pazienza, ma il tuo linguaggio nel post 3 era molto acceso di zelo, diverso il post 11, ed è da li che bisogna partire, non dalla morale.
    Tu ti domandi il perchè tanti giovani cresciuti in ambienti cattolici alla fine prendano posizioni non cattoliche. Io penso che questi giovani siano ben più di un tezo, ma sfiorino i tre terzi se si prendono come riferimento gli atti del magistero. Ebbene credo che ciò avvenga proprio perchè in quegli ambienti si insiste troppo sulla morale e l’impegno religioso, poco viene proposto e troppo imposto. Nei vangeli troviamo il fatto della gratuità dell’amore di Dio. Detto in modo più “secolare”: l’Assoluto si è rivelato totalmente favorevole all’uomo. Il bene, la felicità e la serenità di tutti sono l’obiettivo di Dio. Di tutti, non solo degli uomini di buona volontà . Ogni essere umano è amato da Dio Padre, ogni essere umano è per questo totalmente libero, ma questa libertà è vera solo se vi è responsabilità .
    Quando parli di drammi e di vergogne, mi vengono in mente quei “profeti di sventura” a cui si riferiva Giovanni XXIII nel suo discorso di apertura del Vaticano II, personaggi accesi di zelo religioso che nelle attuali condizioni della società non sanno vedere altro che guai e rovina. Nello stato attuale degli eventi umani, nei quali l’umanità sembra entrare in un nuovo ordine di cose, sono piuttosto da vedere i misteriosi piani della Divina Provvidenza, scriveva il papa…..fino a che punto…..chi può dirlo.

    Mi piacerebbe però sentire la tua posizione sull’omosessualità e sulle separazioni, con parole tue….cosa diresti ad un ragazzino gay o ad un individuo divorziato che convive, “da buon cattolico devo dirti che…..”

  13. @Dele
    “credo che ciò avvenga proprio perchè in quegli ambienti si insiste troppo sulla morale e l’impegno religioso”
    ????
    Ma in che parrocchia stai mai?

    La mia sensazione, come quella del professore autore dell’articolo del “famoso” post n.3, è decisamente l’opposto.
    Per cui, se vogliamo affrontare i problemi, cominciamo a non prenderci in giro (o illuderci) ed a guardare in faccia alla realtà !

    Dici giustamente:
    “ma questa libertà è vera solo se vi è responsabilità .”

    E proprio questa responsabilità che oggi, in una società relativista, si è persa.
    E per ritrovarla non si può certo fare a votazione.
    Gesù stesso ha subito una votazione, ma la maggioranza ha scelto Barabba.

    Curioso poi che non hai orecchi per intendere ciò che ho da dire.
    Ma continui ad insistere su “cosa diresti tu a …”.
    Per fortuna abbiamo i Vangeli da cui cerchiamo di apprendere il modo correto di comportarci.
    E questa situazione in cui mi poni mi ricorda molto quel brano in cui Gil vengono poste delle domande non per sapere le risposta (visto che anche allora non avevano orecchi per intendere) ma per metterlo alle strette.
    Per farlo cadere in un trabocchetto.

    Ebbene, non ci si può tirare indietro.
    Ti risponderò nel modo più sincero possibile, aprendo il mio cuore all’esperienza vissuta:

    Ma dove pensi che viva io?
    Anche io sono immerso in un contesto relativista e di gente (come riporta l’articolo) che ha l’amichetta o che convive o che si separa.

    Innanzitutto non inizio con “da buon cattolico devo dirti che”, ma occorre tutto un lavoro di studio e di conoscenza per essere riconosciuti come un punto di riferimento cattolico.
    A quel punto sono loro che vogliono conoscere cosa penso io.
    Ed allora si inizia un dialogo, a 4 occhi, in cui si ascolta la domanda, si pensa alla risposta e si inizia a spiegare le ragioni e la coerenza degli insegnamenti di Gesù.

    La cosa incredibile … e che vedo nei loro occhi, l’accettazione della logicità di ciò che dico.
    Sarebbero dei cattolici più zelanti di me se solo avessero incontrato qualcuno che gli facesse vedere la bellezza di avere una ROCCIA su cui fondare la propria vita.

    Altro che annacquare la fede per avere più odiens!

    Francesco.

  14. @Francesco B
    Abbi pazienza Francesco, ma non mi hai dato il tuo parere su ciò che ti ho chiesto….mi dai del fariseo che vuole metterti in difficoltà , ma a me interessano seriamente le tue posizioni perchè ti riconosco come un punto di riferimento cattolico, come anche tu ti proponi. Il fatto poi che io sia o meno d’accordo con te è un’altro discorso che mette me in una posizione più o meno cattolica. Se secondo te ci sono problemi a “pubblicizzare” in questo blog considerazioni logiche ed evangeliche su quei tre argomenti decisamente attuali, separazioni, omosessualità e fecondazione artificiale, ti va di scrivermi in privato, don Gioba ti può dare la mia mail.

  15. @Dele
    Dele mi chiedi cosa ne penso della fecondazione artificiale, quando mi sono già espresso nel post 5. Come faccio a non pensare che in realtà non vuoi solo far polemica?
    La mia posizione è semplice, scientifica e ragionevole perchè si ricade su un principio basilare del vivere civilmente e valido per tutti gli uomini: NON UCCIDERE!
    Ovvero “non si risolvono i problemi andando ad uccidere degli esseri umani”.

    Sugli altri due punti la mia posizione cattolica l’ho già espressa più volte qui su questo blog e ci siamo già “confrontati”.
    Ma voglio crederti, credere alla tua buona fede ed allora ecco:
    puoi trovare il mio pensiero ben espresso in un testo che puoi scaricare da internet:
    http://www.vatican.va/archive/ccc_it/ccc-it_index_it.html

    Ma a nulla ti servirà leggerlo se prima non decidi di convertire il tuo cuore.
    Se non vuoi cambiare idea, per amore di Gesù che ti Ama per primo, nessuno lo può fare per te.
    Nemmeno quel testo.

    Francesco

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