Quaresima tempo per entrare nel deserto della nostra vita e riscoprire che la Parola di Dio è il cibo di cui abbiamo bisogno, è la forza vera che ci sostiene e la ricchezza che ci rende davvero grandi. Gesù nel suo deserto ci ha mostrato che è possibile anche nella nostra umanità a rimanere fedeli a Dio.
(DOMENICA 9 marzo 2025 – I di Quaresima C)
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.(dal Vangelo di Luca 4,1-13)
Qualche giorno fa ha molto discutere un video circolato su tutti i social, nel quale si vede una specie di spot della Striscia di Gaza trasformata in riviera di lusso per super ricchi. Al posto della distesa di macerie e morte prodotte dalla guerra di quest’ultimo anno e mezzo, un panorama di grattacieli scintillanti, spiagge piene di gente, statue dorate del presidente degli Stati Uniti, soldi che piovono dal cielo, con Musk, Trump e Netanyahu che mangiano, bevono e prendono beati il sole. Il video, chiaramente creato con un programma di intelligenza artificiale con intenti ironici da qualcuno non del governo, ha dato forma a una delle proposte fatta più volte dal presidente Usa per la soluzione del problema di Gaza e dei Palestinesi e appoggiata dal primo ministro di Israele. Questo gioco della ricchezza ostentata e del potere del denaro e delle armi ha indignato moltissimi nel mondo, e devo dire anche il sottoscritto. Se da un lato sono affascinato dalla capacità dell’intelligenza artificiale di ricreare in modo così verosimile una cosa che non esiste, dall’altro lato (quello del cuore e della fede) sono scosso e quasi impaurito al vedere fin dove arriva la tentazione umana della ricchezza a tutti costi e della forza militare che azzerano la pietà umana. Davvero la soluzione al deserto umano della guerra a Gaza è una riviera per super ricchi con i soldi che cadono dal cielo?
Gesù all’inizio della sua missione ha trascorso 40 giorni nel deserto di Giuda. Il deserto per l’israelita ricordava il deserto che il popolo di Israele aveva percorso per 40 anni dalla schiavitù d’Egitto alla libertà della terra promessa. In quei 40 anni i fuggitivi erano cresciuti come popolo, con la guida di Mosè e ricevendo il fondamento della loro fede. Ecco perché Gesù, prima di compiere l’ultimo tratto della sua vita che lo porterà sulla croce e alla resurrezione, nel deserto di nutre di Parola di Dio, sceglie di avere solo Dio Padre come guida. Il futuro maestro rinuncia definitivamente al potere umano come soluzione delle cose, ma punta tutto solo sull’amore umano come via per arrivare a Dio. Sono 40 giorni di deserto in cui Gesù affronta la tentazione della via più facile e immediata, quella del potere e del “tutto e subito” a qualsiasi costo, anche significasse cambiare dio. Gesù è tentato umanamente come lo siamo noi in ogni tempo della Storia, sia come cristiani che come esseri umani. Il diavolo, che nell’arte solitamente troviamo rappresentato in modo terrificante con corna, coda e ali da pipistrello, in realtà in questa pagina di Vangelo ci viene rappresentato amichevole e seduttore, con in bocca persino parole di fede e di buon senso. Gesù come uomo viene messo alla prova proprio alla fine dei 40 giorni, quando la fame e la stanchezza si fanno sentire. Proprio in quel momento sale la tentazione di “mollare” e cedere alla via più facile, ma meno vera e meno giusta. Il seduttore gli indica la strada sbagliata, ma Gesù per noi mostra che è possibile superare la prova. Lo diciamo sempre nella preghiera del Padre Nostro: Dio Padre non “abbandona nella tentazione” suo figlio Gesù e non abbandona nemmeno noi.
Oggi il deserto che mette alla prova ha la forma delle guerre che ci sono nel mondo, non solo in Medio Oriente e in Europa, ma anche tra le nostre mura domestiche, nelle relazioni di lavoro e nella società. C’è un deserto anche dentro di noi, creato dagli sbagli che abbiamo commesso e dai limiti che sperimentiamo continuamente.
In questi deserti la tentazione della via facile, della via dell’egoismo e del “prima io”, è sempre forte e presente. E il tentatore che ci seduce per scegliere il male facile ha il nostro stesso volto o anche il volto di chi ci dice di essere amico ma in realtà non lo è.
In che modo Gesù ha vinto la tentazione ed è rimasto ancorato a Dio nonostante tutto? Questa pagina del Vangelo di dice che è stata proprio la Parola di Dio, che più gustosa di un pezzo di pane, più potente di qualsiasi arma e più ricca di qualsiasi oro, ha dato la direzione giusta a Gesù.
Il Tempo della Quaresima è il tempo nel quale possiamo riscoprire la bellezza, la forza e la ricchezza della Parola di Dio, della Bibbia e in particolare del Vangelo.
Stare con Gesù, ascoltando la sua voce e vivendo come lui insegna, trasforma i nostri deserti in spazi di libertà e crescita umana, e fa sentire la terra promessa della fraternità umana sempre più vicina e possibile
E la terra promessa dal Vangelo è infinitamente più bella di una riviera per super ricchi.